Non avendo un punto di
riferimento ben preciso né una piattaforma politica stabile, il Partito
Democratico di Porto Recanati è caduto inopinatamente in una serie impressionante
di equivoci. E’ dal 25 giugno 2016 che
questo partito è senza un segretario – un commissario di solito è molto cauto
nel prendere decisioni politiche – e questo vuoto si sta facendo sentire in modo
fragoroso.
Prendiamo il caso più recente, esattamente
quello relativo all’ultimo consiglio comunale. Giancarla Grilli, che parlava a
nome di Città Mia e che aveva al suo fianco il suo capogruppo Giovanni Giri, ha
annunciato, o meglio minacciato, che in caso di approvazione definitiva della
variante del Burchio ricorreranno al Tribunale Amministrativo Regionale.
A parte tutti i problemi di
ordine legale e burocratico che la cosa comporta, chi sarà a ricorrere? Chi
saranno i portatori ideali e materiali di una tale iniziativa? Suppongo Città
Mia. Ma il Pd concorda con questa radicale presa di posizione di un gruppo di
cui è la componente più importante pur sembrando essere quella meno
determinante? Le voci provenienti dal suo interno dicono che non viene nemmeno
informato su che cosa fa la mano destra della coalizione.
Obnubilato un po’ dalla mancanza
di una guida certa e molto a causa del coltivare al suo interno quei pregiudizi
per i quali si è spesso portati ad avere un’immagine distorta della realtà, il
Pd non ha forse compreso la gravità della minaccia portata da Città Mia in
consiglio comunale.
Primo perché un consigliere
comunale in generale non può impugnare gli atti emessi dall’ente di cui fa
parte (contraddizione in termini); secondo perché commette il grave atto di non
riconoscere il valore delle deliberazioni del consiglio, organo istituzionale
che egli stesso contribuisce a formare; terzo perché tradisce uno dei requisiti
fondamentali della democrazia, per il quale la maggioranza ha diritto a
governare seguendo il proprio progetto politico amministrativo.
Il Pd ha forse smarrito il senso
delle istituzioni? Non si può abdicare al proprio ruolo di guida politica di
una città – e questa è l’ambizione minima che dovrebbe avere il primo partito
cittadino – per seguire i velleitarismi di chi magari è riuscito persino a dire
che il porto non è una priorità per Porto Recanati.
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RispondiEliminaSocietà civile, ti rendi conto che hai mischiato cose vere con il " sentir dire" e un po'di " tuo"?
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RispondiEliminaDi solito post come questo non ne pubblichiamo, amico delle 14.28. Ma non perché ce ne sentiamo offesi - ci mancherebbe altro - bensì perché sono una perdita di tempo soprattutto per chi li scrive. Io fossi al tuo posto a questa amministrazione farei una bella e argomentata critica che noi pubblicheremmo senz'altro con grande piacere. Lo capirai tu stesso che quella tua domanda non porta da nessuna parte. Un saluto.
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