mercoledì 22 marzo 2017

Partito Democratico al buio


Non avendo un punto di riferimento ben preciso né una piattaforma politica stabile, il Partito Democratico di Porto Recanati è caduto inopinatamente in una serie impressionante di equivoci.  E’ dal 25 giugno 2016 che questo partito è senza un segretario – un commissario di solito è molto cauto nel prendere decisioni politiche – e questo vuoto si sta facendo sentire in modo fragoroso.

Prendiamo il caso più recente, esattamente quello relativo all’ultimo consiglio comunale. Giancarla Grilli, che parlava a nome di Città Mia e che aveva al suo fianco il suo capogruppo Giovanni Giri, ha annunciato, o meglio minacciato, che in caso di approvazione definitiva della variante del Burchio ricorreranno al Tribunale Amministrativo Regionale.

A parte tutti i problemi di ordine legale e burocratico che la cosa comporta, chi sarà a ricorrere? Chi saranno i portatori ideali e materiali di una tale iniziativa? Suppongo Città Mia. Ma il Pd concorda con questa radicale presa di posizione di un gruppo di cui è la componente più importante pur sembrando essere quella meno determinante? Le voci provenienti dal suo interno dicono che non viene nemmeno informato su che cosa fa la mano destra della coalizione.

Obnubilato un po’ dalla mancanza di una guida certa e molto a causa del coltivare al suo interno quei pregiudizi per i quali si è spesso portati ad avere un’immagine distorta della realtà, il Pd non ha forse compreso la gravità della minaccia portata da Città Mia in consiglio comunale.

Primo perché un consigliere comunale in generale non può impugnare gli atti emessi dall’ente di cui fa parte (contraddizione in termini); secondo perché commette il grave atto di non riconoscere il valore delle deliberazioni del consiglio, organo istituzionale che egli stesso contribuisce a formare; terzo perché tradisce uno dei requisiti fondamentali della democrazia, per il quale la maggioranza ha diritto a governare seguendo il proprio progetto politico amministrativo.

Il Pd ha forse smarrito il senso delle istituzioni? Non si può abdicare al proprio ruolo di guida politica di una città – e questa è l’ambizione minima che dovrebbe avere il primo partito cittadino – per seguire i velleitarismi di chi magari è riuscito persino a dire che il porto non è una priorità per Porto Recanati.




    

4 commenti:

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  2. Società civile, ti rendi conto che hai mischiato cose vere con il " sentir dire" e un po'di " tuo"?

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Di solito post come questo non ne pubblichiamo, amico delle 14.28. Ma non perché ce ne sentiamo offesi - ci mancherebbe altro - bensì perché sono una perdita di tempo soprattutto per chi li scrive. Io fossi al tuo posto a questa amministrazione farei una bella e argomentata critica che noi pubblicheremmo senz'altro con grande piacere. Lo capirai tu stesso che quella tua domanda non porta da nessuna parte. Un saluto.

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