Pubblico qui di seguito il comunicato congiunto delle forze
di opposizione in Consiglio Comunale.
Comunicato
delle forze di minoranza
“ Ancora
una volta, dobbiamo prendere atto dello scorretto ed incomprensibile
comportamento dell'Ammministrazione riguardo la convocazione dei consigli comunali.
Difatti, questi vengono convocati in tempi strettissimi, senza concedere alle
minoranze la possibilità di approfondire adeguatamente gli argomenti all'ordine
del giorno. Così facendo, viene volutamente impedito a tutte le forze di
opposizione di poter svolgere il proprio compito e negata la possibilità di
fornire un contributo costruttivo al bene della città. Sono comportamenti
inaccettabili che si aggiungono, come avvenuto in passato, a ritardi nelle
risposte alle interrogazioni, e che ci troviamo costretti a segnalare alle
Autorità competenti. Il nostro è il disagio dei cittadini di Porto Recanati ,
che le minoranze rappresentano in larga parte: è nostro dovere dare loro voce,
anche vista la scarsa considerazione di cui godono da parte di chi amministra.
Per questo motivo intendiamo formalizzare la nostra protesta al Prefetto di
Macerata, affinché venga adottato un comportamento corretto e rispettoso delle
minoranze a partire dalla convocazione dei consigli".
Questo è l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di
lunedì 19 giugno.
- Approvazione verbali seduta precedente
- Approvazione verbali seduta precedente
- Comunicazioni
del sindaco
- Ratificazione
delibera di giunta n.101 avente per oggetto "Variazioni al Bilancio di
previsione 2017-2019".
- Destinazione
avanzo di amministrazione derivante dall’approvazione del rendiconto 2016 al
Bilancio di previsione 2017-2019.
- Variante
PRG: correzione e precisazione grafica.
I consiglieri della minoranza sono Giovanni Giri (dirigente scolastico); Loredana Zoppi (avvocato), Giancarla Grilli
(insegnante), Alessandro Rovazzani (avvocato), Sauro Pigini (ingegnere). Gente
titolata, come si vede, e relativamente giovane, se non addirittura tale. E
dietro a questi ci sono ancora avvocati, ingegneri, filosofi e forse anche
preti. A costoro, quattro giorni non bastano per farsi un’idea circa gli argomenti
sopra elencati. Che dire?
A questo punto sono costretto a mettermi nei panni di quei sei
poveri pensionati della maggioranza e dei restanti sei, sempre della
maggioranza, senza titolo accademico. Ma veramente a questi non gli gira la
testa ad affrontare argomenti come per esempio l’approvazione dei verbali della
seduta precedente?
Io penso che dovremmo idealmente revocare il titolo di
studio ai consiglieri di minoranza e chiamarli d’ora in poi semplicemente “piangina”.
I piangina organizzati, per meglio dire.
Figuriamoci, che per buttare giù comunicati tipo quello
sopra pubblicato fanno delle riunioni. E si riuniscono anche spesso, quasi
fossero un unico partito. Non so se esista in qualche altra parte della terra
una prassi politica istituzionale come questa. Vorrà dire che per le prossime
elezioni avremo di nuovo il "listone".
Dico io, vuoi votare contro la maggioranza? Fallo tutta la
vita, ma con motivazioni e argomenti tuoi. Che bisogno c’è ogni volta di
riunirsi e consultarsi per poi uscirsene con uno stucchevole piagnisteo? “Never
recriminate, never complain”, dicono gli inglesi. Mai recriminare, mai
lamentarsi: se qualcosa non ti va bene cambialo, se non ne sei capace, taci.
Almeno non cadi nel ridicolo.
Alla conferenza di Parigi del 1919, il presidente francese
Georges Clemenceau disse al presidente del consiglio italiano Vittorio Emanuele
Orlando – che non faceva altro che lamentarsi per non aver avuto il premio sperato
dopo la Prima guerra mondiale – “Ah, potessi pisciare come lei piange”.
Clemenceau, infatti, aveva problemi di prostata.