giovedì 30 marzo 2017

Il secondo fronte

Chiuso per adesso l’argomento Burchio – te laudamus Domine – siamo in attesa che si apra un altro fronte di discussione, lungo il quale saremo chiamati a combattere almeno fino alla fine dell’estate: quello delle acque di balneazione. Questa è la battaglia più subdola dell’altra perché, pur figli di una stessa madre, i porto recanatesi non si sentono fratelli. Fuor di metafora, a Porto Recanati c’è chi pagherebbe di tasca propria pur di vedere la merda invadere il mare e i turisti scappare verso altri lidi.

Il tormentone si può dire sia già iniziato con l’arrivo nella nostra città del presidente della Fee Italia – organo che concorre all’assegnazione delle Bandiere Blu – Claudio Mazza, alcuni suggerimenti del quale vanno in senso esattamente contrario al comportamento dei porto recanatesi del dissenso. Ha detto infatti il presidente che per raggiungere certi risultati occorre impegnare attorno a uno stesso obiettivo “uffici e servizi comunali con il coinvolgimento di tutta la comunità: cittadinanza, operatori, scuola”.

Ma quando senti gente stappare gazzose perché Goletta Verde ha fatto sapere che nelle Marche – Porto Recanati compresa, ma altre realtà non meno compromesse di Porto Recanati escluse – il mare è inquinato, sai che la battaglia da combattere è più lunga e più aspra 
del previsto. Da far notare, comunque, che il giudizio di Goletta Verde riguardava tutto l’Adriatico da Vasto –  più in giù non sono andati – a Trieste.

Giusto per mettere le cose in chiaro e per tutelare questa città dalle chiacchiere dei suoi stessi abitanti, facciamo ancora notare che Goletta Verde, quando la scorsa estate pubblicò i suoi dati, non si riferiva alle acque di balneazione ma ai tratti di mare antistanti la foce dei fiumi - praticamente dove non c’è mai nessuno a fare il bagno. E allora andiamo a vedere quali dati presentava Porto Recanati lo scorso  settembre.

Nei 12 prelievi effettuati dall’Arpam il 1° settembre 2016, Porto Recanati presentava i seguenti valori: coliformi (valore limite 200), valori riscontrati 0-1-1-2-2-2-2-3-3-4-5-7; enterococchi (valore limite 500), valori riscontrati 0-0-0-0-0- 0 -2-2-2-4-4-6. Davanti alla Fiumarella i valori sono stati 7-2-5-4 per i coliformi, 6-2-4-4 per gli enterococchi. I fiumi Musone e Potenza hanno fatto registrare valori non conformi il primo, conformi il secondo.

Se qualcuno dei detrattori del proprio paese avesse avuto là bontà di andarsi a leggere le valutazioni Arpam – obbligatoriamente esposte nelle bacheche dei balneari – avrebbe avuto la bella sorpresa di vedere il mare di Porto Recanati premiato con tre stelle – cioè il massimo – che vogliono dire acque di balneazione “eccellenti”. Infine, a fronte di limiti di legge, che per i coliformi sono fissati a 200, Porto Recanati ha fatto registrare una media di 7,1. Per quel che riguarda invece gli enterococchi, a fronte di un limite massimo fissato a 500, è stata rilevata una media di 6,2.

Come si vede siamo molto lontani dai confini dell’inferno.  


5 commenti:

  1. Società civile io dal canto mio faccio il bagno nelle acque di Portorecanati da sempre.Vorrei solo che si dicesse la verità sulla Bandiera Blu.Cioè che e' uno specchietto per le allodole.Tutto qui.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/28/mare-il-90-per-cento-delle-spiagge-ha-lacqua-pulita-ma-i-test-italiani-non-controllano-mai-linquinamento-chimico/2849463/

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  2. Credo anch'io che sia così. Comunque esistono situazioni perverse per le quali si vanno a valutare i siti dove nessuno fa il bagno - nei pressi della foce dei fiumi - ma si tralascia di dare il giusto peso a chilometri di mare dove la balneazione è largamente praticata. A Porto Recanati abbiamo meno di un chilometro di acque non balneabili - tra l'altro per pochi giorni l'anno - e quasi 8 chilometri dove le acque di balneazione vengono definite eccellenti dalla stessa Arpam. Per quel che riguarda l'inquinamento chimico, non rientra nei criteri stabiliti dalla Fee International, l'organismo che assegna le bandiere blu.

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  4. Ha ragione sempre l'Arpam, perché è l'ente regionale per la protezione ambientale che attesta ufficialmente lo stato delle acque di balneazione. L'Arpam a Porto Recanati esegue normalmente 19 prelievi e altrettante analisi ogni mese e spesso ogni 15 giorni da aprile a settembre. Goletta Verde, che passa magari una volta ogni tre anni, l'estate scorsa ha effettuato dei prelievi per il monitoraggio dei fiumi, cosa che non ha niente a che vedere con le acque di balneazione ai fini dell'ottenimento della Bandiera Blu. Porto Recanati, se escludiamo la foce del Potenza e del Musone - per tre o quattro volte l'anno - ha acque di balneazione definite dalla stessa Arpam eccellenti. Ma c'è chi ama dire il contrario per motivi politici di infimo ordina.

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  5. Esatto. Credevo si capisse, ma hai fatto bene a ricordarmelo. Comunque, l'importante è che la gente capisca che dobbiamo difendere il nostro paese prima di tutto dalle menzogne messe in giro dai disfattisti per motivi squisitamente politici. Ma c'è anche chi lo fa per odio personale nei confronti di chi invece vuol bene al suo paese, e a questa gente dobbiamo opporre la nostra più ferma volontà di persone responsabili. Non l'indignazione - bada bene - ma la volontà. Chi fa politica se la prenda con la politica o con l'amministrazione comunale, ma lasci stare Porto Recanati.

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