martedì 25 luglio 2017

Lettera a Sauro Pigini

Caro Sauro, ho notato su face book la tua premura di verificare telefonicamente se fosse vero quanto affermato da Rosalba Ubaldi a proposito dell’asfaltatura delle strade a Ischia e San Benedetto del Tronto.

Ti faccio una domanda: l’hai fatto per amor di verità o con la speranza di trovare la Ubaldi in fallo per poterla poi sbeffeggiare pubblicamente? Se si tratta del primo caso, che tipo di verità cercavi? Doveva essere qualcosa di molto importante per indurti a scomodare te stesso e persone che nemmeno conosci.

Non posso credere che tu l’abbia fatto per i futili motivi addotti nel post, e dunque torno a chiederti: per quale motivo hai fatto quella che tu stesso chiami indagine telefonica sulla Ubaldi? Per quel che mi riguarda, se tu mi dicessi che a San Benedetto del Tronto hanno asfaltato le strade a luglio, non ti dedicherei nemmeno un minuto del mio tempo. Ma non perché ti crederei sulla parola, bensì perché  considererei l’argomento talmente insignificante da non meritare nemmeno un po' di considerazione. Dunque, perché hai sentito questo grande impulso indagatore? Semplice, perché il tuo intento era sbugiardare la Ubaldi.

E allora succede che prendi per buona qualsiasi cosa ti si dica purché sia funzionale alla tua voglia di aggredire non il politico ma la persona Ubaldi. Io al tuo posto le avrei invece detto che se San Benedetto del Tronto ha veramente asfaltato le strade nel mese di luglio, ha sbagliato, come ha sbagliato Porto Recanati. Glielo hai fatto notare alla persona che ti ha risposto al telefono, stante che San Benedetto ha veramente asfaltato alcune strade a luglio?

A me sembra che tu abbia agito per spirito di rivalsa e non per amor di verità. Certo, il peso della sconfitta alle elezioni per te e per gli altri dell’opposizione si è rivelato insostenibile, e  proprio per questo sono certo che cercherete in ogni modo di compensare la vostra delusione e soddisfare il vostro risentimento a spese di chiunque vi capiti a tiro. Tenuto conto di come stanno andando le cose, caro Sauro,  vi ritengo responsabili del clima d’odio calato su Porto Recanati sia tra le forze politiche sia tra gli stessi cittadini. Insulti, falsità, malignità colpiscono regolarmente non solo gli avversari politici ma anche i non allineati al vostro modo di pensare e agire.
   
A questo punto ho da dirti che io parlo non già in difesa della Ubaldi ma della libertà e della civiltà. Tenere costantemente gli occhi addosso alle persone significa limitare la loro libertà e fare della società civile un consesso di pettegole e di risentiti. Il “guardonismo” e la cultura del sospetto sono le cose peggiori che una società libera possa concedersi. Di questo passo finirà che qualcuno, per eccesso di zelo politico, verrà a sindacare sulle nostre abitudini casalinghe e sul nostro modo di vestire. Sappiamo tutti che il Kgb e l’Ovra usavano questi metodi, prima di mettere la gente in galera.

Non lo dico adesso per oppormi a te, ma perché non ho mai sopportato chi controlla il prossimo troppo da vicino. E queste cose, ove dubitassi della mia buona fede, le ho dette anche al momento dell’istituzione a Porto Recanati del "controllo del vicinato". Vedi, Sauro, ho avuto la fortuna di leggere da ragazzo alcuni libri di George Orwell, e ti giuro che quel “grande fratello” di cui parla lo scrittore inglese non mi è mai andato a genio. E poi, chi ti dice che i tuoi interlocutori ti abbiano detto la verità? E noi, chi ci garantisce che tu stesso dica la verità?

Per saperlo dovremmo telefonare a Ischia per sentire se è vera la tua versione dei fatti. E poi dovremmo telefonare a qualcun altro per sapere se Ischia dice la verità. E poi ancora telefonate e telefonate per sapere ciò che in fondo non ci riguarda e non ci interessa. Beh, io personalmente non lo farei nemmeno sotto tortura. Ma tu sì. Perché?   

Ricorderai la miserabile campagna denigratoria orchestrata contro il corrispondente locale del Corriere Adriatico da un sedicente gruppo politico locale e da un misterioso e panciuto blog anch’esso locale. Per loro, tutte le falsità che andavano raccontando contro il giornalista erano verità cristallina, salvo poi scadere a squallida impostura una volta che – documenti alla mano – fu dimostrato che la verità era dalla parte di quest'ultimo. E fu così che gli sputtanatori di professione finirono sputtanati. E non una sola volta. Ma questo non vuol dire che smetteranno di oltraggiare la gente, perché farlo è nel loro DNA, e senza non potrebbero vivere.

Ma io ti considero una persona dotata di un certo stile, Sauro, e tutto ciò che posso dire di te è che non dovresti fare certe cose. Dico questo per ricordarti che nessuno è santo e che è cosa spregevole stare con gli occhi addosso al prossimo per coglierne eventuali difetti, Perché comportandosi in questo modo, succede che i difetti si scoprono anche laddove non ci sono.  

Non hai mai sbagliato, tu? Dico in maniera innocente, non certo in modo grave. Ed è mai successo che una persona considerata civile abbia indagato su di te per delle sciocchezze? Qualcuno di noi esseri civili si è mai preoccupato di telefonare a qualcun altro per sapere cose che ti riguardano?

O dovremmo indagare ogni volta che parli per scoprire se ciò che dici è vero? Ma chi se ne frega. Di’ pure quello che vuoi, se ciò che dici non interferisce con la nostra condotta di vita, Se hai mentito, tutt’al più dovrai vedertela con la tua coscienza.  


Infine, ma non ultimo, Sauro, può essere capitato anche a te di non esserti comportato in modo “politically correct”. Ma di fronte a un eventuale tuo sbaglio noi avremmo girato la testa da un'altra parte.

                                               Un saluto da Società Civile  


15 commenti:

  1. Grande li stai staná a tutti. Il bloggherista si é dovuto rifugiá su Facebook perché non ha più commenti e quel'altri tra pagelle e moduli rosegane ogni giorno.Fra 4 anni saranno spariti.

    RispondiElimina
  2. Ma che razza di post è?
    Non sta forse cercando lei di gettare fango su Pigini?
    Non per difendere la Ubaldi eh... solo per amore di verità.
    Ma per favore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E perché? Non ho forse detto che gli riconosco un certo stile? Giudizio che tra l'altro confermo. Ma il fatto è che nella vita si può sempre incappare in cattive compagnie restandone influenzati. Una precisazione:io ho parlato di libertà e civiltà, non di libertà e verità.

      Elimina
  3. 2parlo in difesa della liberta' e della verita'" ma veramente??????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci risiamo. Io non ho parlato di libertà e verità, ma di libertà e civiltà. Avete forse tutti la stessa malattia? Leggi bene.

      Elimina
  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  5. La libertà comporta di poter telefonare dove si vuole, a chicchessia e richiedere quello che si ritiene opportuno. Questo blog è di basso livello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tuo invece deve essere proprio di alto livello !! Grande la pagliuzza sull'occhio dell'altro, mai visto il trave nel proprio! Ho letto il post e l'ho trovato perfetto. Lo sport più in voga nel nostro paese è quello dell'offesa. Purchè sia a senso unico. Una voce fuori dal coro, penso proprio che con tutti i limiti, possa dare voce a tutti coloro che non ne possono più e che non la pensano come i contestatori di razza. I non allineati con i contestatori subiscono insulti in ogni occasione, caro blog, ed hanno vita dura, ma sono davvero tanti. Io con loro.

      Elimina
  6. Amico delle 0.55, tu citi un caso particolarissimo di libertà, e a me sta bene. Libertà in senso generale pragmatico è poter fare ciò che si vuol fare senza esserne impediti e non essere costretti a fare ciò che non si vuol fare. Ma questa libertà pragmatica ha un suo limite, che ci dice che "la mia libertà finisce laddove inizia quella di un altro". Ogni persona in quanto tale deve essere infatti libera di muoversi, dire e agire senza aver addosso gli occhi di qualcuno che la segue, la controlla, la giudica e la addita pubblicamente con l'intento di esporla alla riprovazione pubblica. Nessuno di noi uscirebbe più di casa se sapesse di dover essere seguito da due occhi indagatori nascosti nel buio e fatto oggetto pubblico di critica per ogni eventuale piccola imperfezione. I giudizi, amico caro, non sempre sono ben fondati e sinceri quando si mettono nel mirino le persone all'unico scopo di coglierle in fallo per poi esporle al pubblico ludibrio. Difetti ne abbiamo tutti e immagina tu se tutti ci mettessimo alla caccia dei difetti altrui. Ognuno di noi è in grado di sapere ciò che deve fare seguendo un semplice principio Prima di fare una cosa, dovremmo domandarci come sarebbe il mondo se tutti facessero quella cosa - specialmente se si tratta di vilipendere qualcuno. Ecco, amico delle 0.55, io non credo che questo blog sia di basso livello, ma penso che sia il tuo concetto di libertà a lasciar desiderare.

    RispondiElimina
  7. ... quindi gli amministratori devono essere liberi di fare quello che vogliono senza le rotture di scatole di chi ci vuole vedere più chiaro, o di chi non approva alcuni atteggiamenti... ho capito bene? La richiesta di chiarezza e di rendiconto da parte degli elettori e soprattutto dai NON elettori (che in questo caso sono, ahimè la maggioranza) è un oltraggio??? Vincere le elezioni non significa fare finalmente come si vuole senza seccature, ma servire la città. Chi si espone facendo politica, si espone anche al possibile pubblico ludibrio; sta al politico dimostrare la propria obiettività, il servizio al città e al benessere del popolo che lo ha delegato, non il contrario. C'è chi governa e chi fa opposizione. Si chiama democrazia.

    RispondiElimina
  8. Amico delle 11.30, forse sono stato io a non farmi capire, ma le cose non stanno come le hai esposte tu. Io dico che le opposizioni debbono esercitare un controllo ferreo sugli atti della giunta, ma purtroppo è cosa che non fanno. Si perdono infatti in battute cabarettistiche e in amenità d'altro genere. Ho già elencato tutta una serie di problematiche che sarebbe bastato prenderne in considerazione una soltanto per giustificare la propria attività politica in consiglio comunale. Mi sai dire quale nesso vi sia tra l'attività amministrativa e il telefonare a Ischia per sapere se hanno asfaltato le strade a aprile o a luglio? Nessuna. Si perde tempo e non si fa niente di utile. Fino a oggi - a parte qualche punta apprezzabile di Uniti per Porto Recanati - le nostre opposizioni sono state molto impegnate nel parlare di coglionerie, ma di cose veramente importanti per la città, nisba. Comunque, nel post io parlo più che altro di libertà e civiltà, troppo spesso, anzi continuamente, messe a repentaglio a Porto Recanati. Per quel che riguarda la democrazia, è proprio essa ad essere messa in discussione quando non si riconosce a chi ha vinto le elezioni il diritto di governare. Il senso della democrazia alla portorecanatese, vorrebbe infatti che a governare il paese fossero le opposizioni, altrimenti tutti in piazza a protestare o tutti in fuga dal Consiglio comunale. Se a te va bene così, a me no. Un saluto

    RispondiElimina
  9. Dunque Sauro Pigini è stato preso di mira da Lei. Perfetto, ci sta. Le voglio soltano ricordare un particolare, che Pigini è libero di muoversi come meglio crede e di fare le telefonate esattamente come Lei lì ha è sta facendo ultimamente spesso chiamando per conto di terzi. Se vuole proseguire la sua battaglia personale contro la persona di Pigini sarà denunciato per il stalking

    RispondiElimina
  10. Le risulta che mi sia interessato a Sauro Pigini in qualche altra occasione? Le risulta che io abbia fatto qualche telefonata per conto terzi? A chi e quando? Non ho nessuna battaglia personale da portare avanti contro Sauro, ma mi opporrò con tutte le mie forze a ogni pettegolezzo da portineria e a ogni attentato alla libertà delle persone. Lasciateci vivere e non rompeteci i coglioni, con le vostre attenzioni pettegole. Non siamo più al medio evo e la caccia alle streghe non passerà. Capirà in tal modo che saremo noi a denunciare per stalking tutti quelli che non si fanno i cazzi loro ma i nostri.

    RispondiElimina
  11. Rompere i coglioni? A chi? A Lei risulta che Pigini ha mai nominato il suo blog? 'Noi chi? Perché puntare il dito contro Pigini è nascondere il proprio cognome? Non avrà mica problemi di confronto diretto?

    RispondiElimina
  12. Io personalmente, contro Sauro Pigini non ho niente da dire. Io mi scaglio contro un costume - tipico di un certo provincialismo deteriore da superare a tutti i costi - che spettegolando sulle singole persone rende loro la vita difficile. Porto Recanati è una realtà scissa e vigliaccamente feroce a causa dell'odio sparso a piene mani soprattutto sul web, che se non fosse per questa vigliaccheria di fondo saremmo alla guerra civile. Se Sauro, che ho sempre considerato un gentiluomo, vuol darmi una mano in questa improba impresa gliene sarò eternamente grato. Per quel che riguarda il mio nome, Sauro sa benissimo chi sono e non c'è bisogno che io mi intesti un blog che non è di mia proprietà. Scusi, ma lei può farmi il nome di un blog di Porto Recanati che porti quello del blogger? Io paura del confronto? Ma se lotto praticamente da solo contro mandrie di animali selvaggi.

    RispondiElimina