sabato 12 agosto 2017

Risposta a un lettore

Rispondo separatamente al post dell’anonimo del 4 agosto – ore 14.25 – relativo alla mia Lettera a Sauro Pigini del 26 luglio 2017.

Seguo questa via perché trovo molto conforme allo spirito di questi blog una sua frase. Eccola. “Lo sport più in voga nel nostro paese è quello dell'offesa. Purché sia a senso unico”. 

Io mi permetto di aggiungere – parafrasando Jeremy Bentham – che “la massima felicità per il maggior numero di persone” è rappresentata dalla maldicenza.

Il nostro lettore dice anche che c’è molta gente che non sopporta più questo stato di cose, cioè subire insulti ogni volta che non la si pensi come certi “contestatori di razza”. “I non allineati con i contestatori – dice ancora – subiscono insulti in ogni occasione, caro blog, ed hanno vita dura, ma sono davvero tanti. Io con loro”.

Ecco: peccato si tratti di un anonimo, altrimenti gli stringerei la mano. Ma idealmente lo faccio senz’altro. 

Questo infatti è il punto, che un certo numero di trogloditi stanno usando questa tecnica comunicativa per mettere a tacere la gente educata, onesta e di  buon senso.

Ciò che invece non condivido del post è che l’autore abbia definito contestatori quelli che io invece chiamo trogloditi – nel senso di incivili – perché il contestare presuppone uno spirito critico ben strutturato, vuoi sotto il profilo culturale vuoi sotto quello socio-politico. Di quelli che conosciamo, amico del 4 agosto, potresti dire che manifestino qualche idea che anche lontanamente possa assomigliare a un qualcosa di culturalmente formato o politicamente informato?

Non è perciò questione di contestare, in cui un minimo di razionalità è presente, ma di insultare.

Sapessi che cosa arriva a questo blog: mai e poi mai penseresti di trovarti in un modo civilizzato. Ma – a parte il fatto che non li pubblico – a me non fanno né caldo né freddo perché so con chi ho a che fare e né mi stupisco né mi offendo. Ma sappiano che non gli lasceremo campo libero.

Loro dicono di essere gente di pancia – che vuol dire che invece di ragionare ruttano – ma questo è un grave limite anche per la legge. E sì, perché chi agisce soltanto di pancia e non possiede un minimo di autocontrollo – come risulta evidente da certe smodate reazioni a ogni minima contrarietà – come può essere considerato responsabile delle sue azioni?

Costoro, perciò, non potrebbero nemmeno essere incriminati, visto che si tratta di soggetti senza capacità di volere e di intendere.

Amico del 4 agosto, se ci sei, batti un colpo ogni volta che vuoi, perché “anche qui abitano gli dei” – per dirla con Eraclito.

   

Nessun commento:

Posta un commento