Rispondo
separatamente al post dell’anonimo del 4 agosto – ore 14.25 – relativo alla mia
Lettera a Sauro Pigini del 26 luglio 2017.
Seguo
questa via perché trovo molto conforme allo spirito di questi blog una sua
frase. Eccola. “Lo sport più in voga nel nostro paese è
quello dell'offesa. Purché sia a senso unico”.
Io mi permetto di aggiungere –
parafrasando Jeremy Bentham – che “la massima felicità per il maggior numero di
persone” è rappresentata dalla maldicenza.
Il nostro lettore dice
anche che c’è molta gente che non sopporta più questo stato di cose, cioè
subire insulti ogni volta che non la si pensi come certi “contestatori di
razza”. “I non allineati con i contestatori – dice ancora – subiscono insulti
in ogni occasione, caro blog, ed hanno vita dura, ma sono davvero tanti. Io con
loro”.
Ecco: peccato si tratti di
un anonimo, altrimenti gli stringerei la mano. Ma idealmente lo faccio senz’altro.
Questo infatti è il punto, che un certo numero di trogloditi stanno usando
questa tecnica comunicativa per mettere a tacere la gente educata, onesta e
di buon senso.
Ciò che invece non
condivido del post è che l’autore abbia definito contestatori quelli che io
invece chiamo trogloditi – nel senso di incivili – perché il contestare
presuppone uno spirito critico ben strutturato, vuoi sotto il profilo culturale
vuoi sotto quello socio-politico. Di quelli che conosciamo, amico del 4 agosto,
potresti dire che manifestino qualche idea che anche lontanamente possa
assomigliare a un qualcosa di culturalmente formato o politicamente informato?
Non è perciò questione di
contestare, in cui un minimo di razionalità è presente, ma di insultare.
Sapessi che cosa arriva a
questo blog: mai e poi mai penseresti di trovarti in un modo civilizzato. Ma –
a parte il fatto che non li pubblico – a me non fanno né caldo né freddo perché so con
chi ho a che fare e né mi stupisco né mi offendo. Ma sappiano che non gli
lasceremo campo libero.
Loro dicono di essere gente
di pancia – che vuol dire che invece di ragionare ruttano – ma questo è un
grave limite anche per la legge. E sì, perché chi agisce soltanto di pancia e
non possiede un minimo di autocontrollo – come risulta evidente da certe
smodate reazioni a ogni minima contrarietà – come può essere considerato
responsabile delle sue azioni?
Costoro, perciò, non
potrebbero nemmeno essere incriminati, visto che si tratta di soggetti senza
capacità di volere e di intendere.
Amico del 4 agosto, se ci
sei, batti un colpo ogni volta che vuoi, perché “anche qui abitano gli dei” – per dirla con Eraclito.
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