venerdì 18 agosto 2017

Questione di classe dirigente

“Tutta la vita è risolvere problemi” – diceva il filosofo della scienza Karl Popper. Dalla semplice cellula all’universo infinito ogni ente lotta e si trasforma per conservare se stesso in vita e migliorare il proprio stato vitale. Perciò, l’uomo vitale non si limita a denunciare problemi, ma provvede anche a risolverli. 

Qui non ci occuperemo certo di questioni esistenziali, ma di cose terra terra. Parleremo infatti di Porto Recanati e di alcuni suoi impellenti problemi di natura sociale, territoriale, ambientale, sanitaria, logistica, politica. 

Partiamo da quest’ultima. Quel’è il problema dei problemi in questo campo? Uno, uno soltanto: non avere una classe dirigente alternativa a quella attualmente al potere. 

Qualche tempo fa dissi a mo’ di paradosso “facciamo fuori l’Udc”. Il paradosso era proprio questo, che una volta fatto fuori questo partito saremmo diventati un paese ingovernabile. Qui non si tratta di ipotesi o di piaggeria, ma di verità storica. 

Delle ultime cinque elezioni – l’ultima praticamente senza alleati – l’Udc di Rosalba Ubaldi ne ha vinte quattro. Quella che non ha vinto sappiamo com’è finita. 

Prima dell’Udc ne aveva vinte due di fila Impegno per Porto Recanati di Giuseppe Giampaoli. Due soggetti politici molto piccoli, a ben vedere, entrambi coperti da un odio sociale e politico senza precedenti. 

Stupidamente, secondo me, perché politicamente parlando si è trattato e si tratta sì di piccole formazioni, ma con un nucleo interno in grado di proporsi ed essere classe dirigente. Senza una solida classe dirigente, nessuna società, politica o civile che sia, può guardare con ottimismo al suo futuro. 
Di fronte a queste due formazioni stanno oggi, comparativamente, il Partito Democratico, Uniti per Porto Recanati, Porto Recanati a Cuore, Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Paese vero, Alternativa civica.  Vogliamo parlarne? Penso non occorra, perché di loro sappiamo tutto anche per averli visti all’opera allorché sono stati chiamati a governare la nostra città. 

Chi non è mai riuscito a scalare Palazzo Volpini è il Movimento 5 Stelle. Ma questo perché probabilmente ha considerato più importante conquistare Sanremo che Porto Recanati, almeno stando alla performance canora di Sauro Pigini durante l’ultimo consiglio comunale. 

Li abbiamo visti tutti a Palazzo Volpini, i nostri politici, ma possiamo dire di aver visto all’opera una classe dirigente al di fuori dell’Udc? Sembra proprio di no. E allora, sono convinto che dobbiamo dire grazie a questo pur piccolo partito, senza il quale Porto Recanati sarebbe irrimediabilmente naufragata. 

Sia chiaro, comunque, che le mie valutazioni sono di tipo esclusivamente politico, riservandomi di giudicare in un altro momento il partito di Rosalba Ubaldi dal punto di vista amministrativo.   

  

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