A
proposito delle pagelle stilate da Città Mia “contro” l’amministrazione
comunale, vediamo che giudizio danno i nostri professori sull'operato dell’assessore all’ambiente Roberto Attaccalite.
Preciso comunque che prima e
dopo il passo qui di seguito riportato ci sono soltanto cose insignificanti che non vale la pena prendere in considerazione. Leggiamo il passo.
“Come mai – si chiedono i nostri professori riferendosi ad
Attaccalite – nel sito del Comune sulla
voce della Giunta che riguarda il suo profilo mancano le pubblicazioni del suo
curriculum vitae e della sua dichiarazione dei redditi? Peccato, ci piacerebbe
sapere ad esempio quale introito ha avuto la sua struttura ricettiva nel
periodo di accoglienza delle persone sfollate dalle zone del cratere sismico.
Ci piacerebbe sapere anche se le stufette elettriche fornite dalla protezione
civile regionale per garantire un minimo di riscaldamento ai suoi bungalow
siano state restituite oppure se siano ancora lì, donate con soldi pubblici e
grazie alle quali ha avuto anche il diritto ad indennizzo pubblico per ogni
giorno di ospitalità concessa dalla sua struttura”.
A parte l’originale uso dell’italiano,
che significato dare a queste parole? Ad esempio, perché Città Mia vuol
conoscere il curriculum vitae di Attaccalite? Pensa forse di avere a che fare
con un affiliato a qualche loggia o magari alla stessa mafia? Non è forse nota
ai più la vita di quest’uomo?
E ancora, perché Città Mia vuol conoscere il
reddito di Attaccalite? A me non interessa saperlo, come non mi interessa
sapere quanto guadagna uno di Città Mia. Cos’è, morbosità o che altro?
Basterebbe dare un significato al termine “peccato” usato dai professori per
manifestare il proprio disappunto nel non poter conoscere i ricavi del camping
Pineta ai tempi del terremoto, per capirlo. Loro certo saprebbero dirci la provenienza di quel denaro.
E perché uno dovrebbe far conoscere i
propri redditi? Sai com’è, al mondo c’è pure chi si vergogna di guadagnare poco
e non vuol farlo sapere. E c’è chi non vuol far sapere di guadagnare cifre importanti, perché teme di essere preso di mira da ladri, ricattatori, sequestratori, ecc.
Vogliamo rispettarle queste persone o esporle al pubblico ludibrio con metodi
da “colonna infame”? E che cosa intende dire Città Mia quando tira in ballo i
terremotati? Qual è il fine ultimo di certe insinuazioni?
E sì, perché poi si entra nel privato
della persona, nella sua vita lavorativa e nella sua vita morale sospettando
che al fondo di tutto ci siano moventi, pensieri e atti inconfessabili.
Città
Mia vuol sapere infatti quali introiti abbia avuto il camping Pineta ospitando
i terremotati. Pensa forse che qualcuno abbia speculato sulle loro disgrazie? E in
che modo, se tocca all’amministrazione statale e non ai terremotati pagare, diciamo così, la retta giornaliera?
E pensa anche Città Mia che Attaccalite
si sia rubato le stufette elettriche fornite dalla protezione civile? E poi non
si capisce cosa voglia dire quando prima parla di fornitura da parte della
protezione civile poi di donazione con soldi pubblici. O l’una o l’altra, tutte
e due insieme non possono stare.
Infine, che Attaccalite abbia avuto il diritto
all’indennizzo pubblico grazie alle stufette o magari perché se n’è
indebitamente impossessato è un’affermazione da manicomio. Ma qui forse mi sbaglio io, che capisco l'italiano soltanto quando è tale.
Tutto quanto sopra ha qualcosa a che fare con l'attività comunale di Attaccalite ho non è piuttosto un tentativo alla Totò - quello del film I soliti ignoti, per intenderci - di incantare quattro analfabeti e il vecchietto Capannelle?
Tutto quanto sopra ha qualcosa a che fare con l'attività comunale di Attaccalite ho non è piuttosto un tentativo alla Totò - quello del film I soliti ignoti, per intenderci - di incantare quattro analfabeti e il vecchietto Capannelle?
Sapete cosa penso, signori di Città Mia?
Che tutte queste cose dovreste raccontarle alla Procura della Repubblica,
perché qui si sta parlando di reati. E poi dico anche che la protezione civile
di Porto Recanati dovrebbe fare un’indagine al suo interno per sapere chi ha
fornito certe informazioni a Città Mia.
Di voi, miei cari professori, dico che
dovreste tenervi alla larga dalle persone perbene.
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