Navigo così poco su face book
che oltre il 90% di ciò che vi succede mi sfugge. Ma ho amici che probabilmente
non mi vogliono così bene come dicono, cosa che deduco dal fatto che scaricano
da face book cose che mi riguardano e me le inviano. Come si capirà, non si
tratta mai di cose che mi rallegrano, perché – come dice Immanuel Kant – anche
al migliore dei tuoi amici non dispiace del tutto se qualche volta le cose ti
vanno male.
E infatti, qualche giorno fa mi
hanno fatto arrivare un post di Porto Recanati a Cuore. Eccolo.
“Abbiamo
letto in questi giorni sui giornali dell'interesse del Sig. Sindaco
sull'argomento "HOTEL HOUSE" ed in particolare sulle scarse misure
di sicurezza ivi presenti. Tutto ciò non può che farci piacere, visto e
considerato che da diverso tempo il nostro gruppo, attraverso interrogazioni,
video ed articoli, ha cercato di sensibilizzare questa Giunta sulle grandi
criticità che caratterizzano il palazzone multietnico. Altresì dimostra
che, contrariamente a quello che alcune menti contorte scrivono, il lavoro
dell'opposizione, se ben recepito, è sicuramente uno stimolo all'operato di chi
amministra. Ovviamente va detto che seguiremo con attenzione gli sviluppi della
questione, che sicuramente il nostro Sig. Sindaco avrà l'accortezza di rendere
disponibili alla cittadinanza”.
Proviamo a capire ciò che vi
si dice e come lo si dice. La prima frase è già un’auto denuncia. Pac rivela
infatti di aver appreso dai “giornali dell’interesse del Sig. Sindaco sull’argomento
Hotel House”. Ciò vuol dire che non segue le pubblicazioni del Comune e che
quindi conosce gli atti dell’amministrazione comunale soltanto per sentito
dire, altrimenti avrebbe saputo la notizia direttamente dalla bocca del
sindaco, visto che si tratta di una sua ordinanza (n° 139 del 13.7.2017).
Tutto qui, ciò che può avere
un minimo di interesse per chi queste cose conosce a fondo, il resto è tutta
minestra riscaldata.
Vediamo ora come PaC dice ciò
che dice. Rivolgendosi al sindaco scrive “Sig. Sindaco” con un Sig. di troppo –
visto che non si rivolge a lui direttamente – e con due maiuscole come a mostrare rispetto e
deferenza nei confronti della più alta carica cittadina. Mentre invece si
tratta di mero sarcasmo napoletano. Alla Pulcinella nella sua versione più malevola,
per intenderci.
A seguire, PaC scrive "questa giunta", ancora una volta mostrando disprezzo nei confronti di quelle stesse persone che aveva già offeso in Consiglio Comunale considerandole delle incapaci.
A seguire, PaC scrive "questa giunta", ancora una volta mostrando disprezzo nei confronti di quelle stesse persone che aveva già offeso in Consiglio Comunale considerandole delle incapaci.
Sarcasmo e malevolenza che scadono a volgare
insolenza quando definisce “menti contorte” chi gli ha rivolto critiche meramente
politiche. E questi sarebbero i nostri politici moderati.
A un’affermazione del genere rispondo che le critiche si controbattono con le confutazioni, se si è in grado di produrne, non con gli insulti “ad personam”.
A un’affermazione del genere rispondo che le critiche si controbattono con le confutazioni, se si è in grado di produrne, non con gli insulti “ad personam”.
La polemica finisce qui, per
quel che mi riguarda, ma a Pac dico che queste menti contorte sono sedici anni
che si occupano del problema Hotel House e che hanno fornito all’allora sottosegretario
all’Interno Alfredo Mantovano il dossier sullo stato della sicurezza a Porto Recanati – Hotel
House compreso. Da quel dossier è nato il Patto per Porto Recanati sicura, che
sappiamo quanto abbia voluto dire per la nostra città. Un solo dato tra i
tanti: sedici carabinieri invece di nove.
Inutile, amici di PaC,
produrre un collage di foto o filmati che si conoscono da anni, perché se c’è
una cosa che sull’Hotel House non è mai mancata è la denuncia di ciò che
succede al suo interno e della fatiscenza dello stabile. Sotto questo aspetto è
molto più apprezzabile la proposta di Massimo Trevisani, che già nel 2010
auspicava una riqualificazione urbanistica dell’Hotel House e contestuale
abbattimento del palazzone. Oggi molti, se non tutti, sono convinti che avesse
visto giusto.
Le mozioni e le
interrogazioni servono per lo più ad avere visibilità – spesso illusoria – e a
far perdere tempo agli amministratori e agli uffici comunali.
Nessun commento:
Posta un commento