lunedì 17 luglio 2017

I cosiddetti moderati

Navigo così poco su face book che oltre il 90% di ciò che vi succede mi sfugge. Ma ho amici che probabilmente non mi vogliono così bene come dicono, cosa che deduco dal fatto che scaricano da face book cose che mi riguardano e me le inviano. Come si capirà, non si tratta mai di cose che mi rallegrano, perché – come dice Immanuel Kant – anche al migliore dei tuoi amici non dispiace del tutto se qualche volta le cose ti vanno male.  
E infatti, qualche giorno fa mi hanno fatto arrivare un post di Porto Recanati a Cuore. Eccolo.
“Abbiamo letto in questi giorni sui giornali dell'interesse del Sig. Sindaco sull'argomento "HOTEL HOUSE" ed in particolare sulle scarse misure di sicurezza ivi presenti. Tutto ciò non può che farci piacere, visto e considerato che da diverso tempo il nostro gruppo, attraverso interrogazioni, video ed articoli, ha cercato di sensibilizzare questa Giunta sulle grandi criticità che caratterizzano il palazzone multietnico. Altresì dimostra che, contrariamente a quello che alcune menti contorte scrivono, il lavoro dell'opposizione, se ben recepito, è sicuramente uno stimolo all'operato di chi amministra. Ovviamente va detto che seguiremo con attenzione gli sviluppi della questione, che sicuramente il nostro Sig. Sindaco avrà l'accortezza di rendere disponibili alla cittadinanza”.
Proviamo a capire ciò che vi si dice e come lo si dice. La prima frase è già un’auto denuncia. Pac rivela infatti di aver appreso dai “giornali dell’interesse del Sig. Sindaco sull’argomento Hotel House”. Ciò vuol dire che non segue le pubblicazioni del Comune e che quindi conosce gli atti dell’amministrazione comunale soltanto per sentito dire, altrimenti avrebbe saputo la notizia direttamente dalla bocca del sindaco, visto che si tratta di una sua ordinanza (n° 139 del 13.7.2017).
Tutto qui, ciò che può avere un minimo di interesse per chi queste cose conosce a fondo, il resto è tutta minestra riscaldata.
Vediamo ora come PaC dice ciò che dice. Rivolgendosi al sindaco scrive “Sig. Sindaco” con un Sig. di troppo – visto che non si rivolge a lui direttamente –  e con due maiuscole come a mostrare rispetto e deferenza nei confronti della più alta carica cittadina. Mentre invece si tratta di mero sarcasmo napoletano. Alla Pulcinella nella sua versione più malevola, per intenderci.

A seguire, PaC scrive "questa giunta", ancora una volta mostrando disprezzo nei confronti di quelle stesse persone che aveva già offeso in Consiglio Comunale considerandole delle incapaci. 
Sarcasmo e malevolenza che scadono a volgare insolenza quando definisce “menti contorte” chi gli ha rivolto critiche meramente politiche. E questi sarebbero i nostri politici moderati.

A un’affermazione del genere rispondo che le critiche si controbattono con le confutazioni, se si è in grado di produrne, non con gli insulti “ad personam”.
La polemica finisce qui, per quel che mi riguarda, ma a Pac dico che queste menti contorte sono sedici anni che si occupano del problema Hotel House e che hanno fornito all’allora sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano il dossier sullo stato della sicurezza a Porto Recanati – Hotel House compreso. Da quel dossier è nato il Patto per Porto Recanati sicura, che sappiamo quanto abbia voluto dire per la nostra città. Un solo dato tra i tanti: sedici carabinieri invece di nove.
Inutile, amici di PaC, produrre un collage di foto o filmati che si conoscono da anni, perché se c’è una cosa che sull’Hotel House non è mai mancata è la denuncia di ciò che succede al suo interno e della fatiscenza dello stabile. Sotto questo aspetto è molto più apprezzabile la proposta di Massimo Trevisani, che già nel 2010 auspicava una riqualificazione urbanistica dell’Hotel House e contestuale abbattimento del palazzone. Oggi molti, se non tutti, sono convinti che avesse visto giusto.

Le mozioni e le interrogazioni servono per lo più ad avere visibilità – spesso illusoria – e a far perdere tempo agli amministratori e agli uffici comunali.  

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