venerdì 21 luglio 2017

Fantapolitica? Leggete e dite voi



Anticipo che finisce qui la trilogia di Città Mia, gruppo politico formato dal gruppo consiliare omonimo, da Alternativa civica e da alcuni anti montaliani del Partito democratico. 

A proposito del quale c’è da dire che era quasi scontato che prendesse le distanze dalle pagelle-pagello stilate da Giri e compagni contro alcuni nomi dell’amministrazione Mozzicafreddo. Cosa che non ha fatto invece – con mia grande delusione – Giovanni Giri. 

Si dirà che lui è il capo di Città Mia e che non può prendere le distanze da se stesso. Ma il fatto è che quel papocchio senza capo né coda, ma ricco di volgari insolenze, non è farina del suo sacco e che la componente non democrat del gruppo sta prendendo il sopravvento sulla componente democrat - almeno a livello di stile.

Che problema avrebbe infatti Giri – iscritto al Pd – con il suo prestigio personale e politico, a prendere le distanze dagli scavezzacolli di Città Mia? Non penserà il professore di dover calibrare i suoi atteggiamenti politici futuri e condizionare quelli del Pd assecondando i “desiderata” di politici che con il suo partito non hanno niente a che vedere e che hanno dimenticato o forse mai conosciuto un minimo di fair play? 

Posso spiegarmi questo fatto solo mettendomi al suo posto e cercando di fare un ragionamento politico auto centrato. Mi ci avventuro parlando in terza persona e usando i nomi dei possibili protagonisti della vicenda politica che sto per narrare. 

Giri – che stima molto Giancarla Grilli, da cui è a sua volta stimato – sa che questa non ha nessuna intenzione di entrare nel Pd e che per seguitare ad averla politicamente al suo fianco deve per forza mantenere in vita Città Mia. 

Da come i due si stanno muovendo, si può pensare che Giri consideri inattuale una sua nuova candidatura a sindaco e che i suoi favori per tale carica vadano incondizionatamente alla Grilli, grazie alla quale spera di recuperare buona parte dei voti democrat finiti nel carniere di Uniti per Porto Recanati. 

In tal modo Giri avrebbe un suo gruppo personale formato da Alternativa Civica, Giancarla Grilli e anti montaliani del suo stesso partito da far valere in sede di trattativa con il Pd fra quattro anni. Ma forse anche prima, se Montali non corre ai ripari. 

Giri potrebbe infatti puntare ad arrivare alle prossime elezioni con una linea politica diversa da quella portata avanti dall’attuale segretario. Non dimentichiamo infatti che prima delle prossime elezioni il Pd dovrà affrontare un nuovo “congresso” e che con qualche tessera in più Città Mia potrebbe conquistare il partito dal di dentro. 

C’è poi da tener conto del possibile rientro in politica dell’ex sindaco Giuseppe Giampaoli, che con Giri e Grilli è tutto “pappa e bumba”. Un nuovo patto tra Giampaoli, Giri e Grilli riporterebbe in auge Paese Vero, con il rientro nei ranghi di Gaetano Agostinacchio. 

Ecco, se Massimo Montali non spezza subito questa trama, per lui si mette male. E peggio si metterà se ancora una volta questo partito si renderà subalterno al demiurgo di turno assecondandone tutti i capricci pur di approdare a Palazzo Volpini. 

Giri - dice qualcuno - potrebbe aver messo in preventivo una uscita dal Pd. Ma la cosa non sembra verosimile, visto che potrebbe avere la meglio su Montali al prossimo congresso. Per cui cerca di tenersi buono il partito e compatto il gruppo Città Mia con annessi e connessi. 

Fantapolitica? Sì, lo ammetto, ma penso che un po’ di fantasia in politica non faccia male. Specialmente nel "grigiume" di Porto Recanati.             


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