giovedì 18 maggio 2017

Il gusto estetico dei portolotti

Qui di fianco vedete come dovrebbe essere Scossicci secondo l’architetto Lorenzo Guzzini, nato a Recanati ma residente a Dizzasco, un paese di 597 abitanti in provincia di Como. Scossicci, secondo Guzzini, è anche la spiaggia di Loreto e Recanati.

Ora, noi – almeno io – vorremmo che Scossicci fosse per la sua potenziale bellezza la spiaggia delle Marche, ma prima ancora la spiaggia di Porto Recanati, se non per altro per i vantaggi che possono derivare al territorio da una sua riqualificazione in funzione turistica.

Torneremo sull’argomento, naturalmente, ma oggi ci interessa soltanto fare il punto sul gusto estetico dei nostri concittadini, alcuni dei quali – fortunatamente pochi – si sono espressi in favore della proposta Guzzini.

Al quale tacitamente chiedo: chi dovrebbe frequentare quel posto? Non so a voi, ma a me fa pensare soprattutto una cosa, che Attilio Fiaschetti, dopo aver organizzato la marcia in pineta lo scorso febbraio, dovrebbe eventualmente organizzarne un’altra a Scossicci.

Fin qui l’aspetto ambientale, ma che dire di quello estetico?

Pensate voi che qualcuno di Recanati o di Loreto – non vedo da quale altra parte potrebbero arrivare i bagnanti – verrà al mare da quelle parti armato di fotocamera per immortalare la bellezza paesaggistica di Scossicci? Semmai saranno freschi virgulti portorecanatesi a farsi fotografare con una corona di alloro in testa, un ramoscello d’ulivo tra le labbra e la cetra al fianco.

A Porto Recanati c’è gente che smania per gli alberi di Corso Matteotti e di Piazza Brancondi, mostrando un gusto per il gotico che dovrebbe preoccuparci. Non sembra infatti che quegli alberi stiano eseguendo una sorta di danza macabra per ricordarci che dobbiamo morire? Un minimo di buon gusto ci suggerirebbe di sostituirli con piante ornamentali, ma il senso popolano del macabro non lo consente.

Chi vuole una città più bella e una vita più gradevole non può certo pensare a un ambiente di spiaggia come quello ipotizzato dall’architetto Guzzini o a un ambiente cittadino dominato da alberi spettrali come i nostri. Porto Recanati è una città balneare che ha la fortuna di esser tale, ma non avrà grandi chance turistiche senza una spiaggia degna di tale nome e una darsena che favorisca il turismo nautico. Il progetto di Guzzini esclude tassativamente che a Scossicci possa esserci una darsena.

Cerchiamo ora di farci un’idea su chi potrebbe andare a villeggiare in una spiaggia come quella sopra rappresentata. Io penso sia una provocazione dell’estroso architetto lombardo, perché lui stesso non può pensare che i recanatesi e i lauretani verrebbero a Porto Recanati con una spiaggia del genere. Lui vuol invece dirci che se stiamo tutto il giorno davanti al computer e della vita bucolica non ce ne frega niente, lui il verde ce lo porta dentro casa.

Ma io suggerisco a Guzzini di non portarci in casa roba raffinata, perché ai nostri cultori del bello piacciono da morire gli alberi del corso.

Per qualcuno potrebbe essere di consolazione sapere che piacciono anche all’assessore al verde pubblico.


6 commenti:

  1. Se si tratta di sostituire gli alberi del corso con altri più ornamentali che magari necessitano meno manutenzione e magari creano un po' più di ombra sulle panchine , io sono completamente d'accordo! Ma ci vogliono i fondi.

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  2. Gli alberi non costano tanto. Anzi, direi che costano pochissimo. Basta vedere i prezzi Assam. Abbellire il corso equivale a migliorare gli spazi di vita perché dove c'è il bello si afferma anche il buono. Qui c'è anche un altro discorso da fare, che sul corso di Porto Recanati ci sono pochissimi palazzi di pregio e gli alberi servono a mascherare tale carenza. Se ci fossero bei palazzi gli alberi nemmeno servirebbero. Vedi ad esempio Palazzo Lucangeli come emerge oggi nella sua pregevolezza. Non era così quando aveva quei due brutti pini davanti. E' una fortuna che siano caduti da soli.

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    1. È una fortuna casomai che non abbiano ferito nessuno!

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    2. E' veramente una fortuna perché quello caduto davanti al comune - uno dei primi ad andare giù - colpì con la punta un uomo seduto su una panchina. Pensa che ne sono caduti una trentina, poi malamente rimpiazzati con altri pini.

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  3. Spiaggia delle Marche: il sogno di tutte le località balneari che vanno da Gabicce Mare a San Benedetto del Tronto e da tempo MOLTO avanti rispetto a Porto Recanati per quanto concerne cura del litorale, servizi, decoro urbano. La nostalgia fa brutti scherzi e non basta il desiderio di un porto turistico, inutile e costoso (va curato anche in inverno, cioè da settembre a maggio viste le abitudini locali in materia di "stagione turistica"), per salire sul podio dei migliori.

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    1. Che siamo indietro rispetto a tante altre località balneari delle Marche lo penso anche io. Ma con tutto ciò siamo la terza potenza turistica della regione in quanto a numero di presenze. In più, non c'è nessuna località balneare che abbia a disposizione un territorio come Scossicci. Che è praticamente vergine e che è piedi del Conero e ha alle spalle Loreto e Recanati. La darsena non è utile ma necessaria. Infatti, tutte le località turistico-balneari che vanno per la maggiore ne dispongono. Si può secondo te rinunciare al turismo nautico quando la Regione dice che ci vogliono almeno 4.000 nuovi posti barca? La darsena non ci costerebbe un euro perché il Comune metterebbe il suolo e il privato tutto il resto. Si chiama project finanzi ed è' praticato in tutto il mondo.

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