lunedì 3 luglio 2017

Gli ipocriti ci pisciano in testa


Alcuni giorni fa sono andato a fare un po’ di footing dalle parti di Villa Gigli e tornando indietro – cosa che faccio sempre di passo – mi sono messo a osservare attentamente il panorama e a contare case – per lo più ville – a centinaia. Non so quante siano in totale, perché da dove mi trovavo non sarei comunque riuscito a contare quelle che si trovano sul versante nord della inquieta collina.
Mi sono chiesto chi fossero i proprietari, ma non sono riuscito a individuarne più di tre o quattro. Rientrato a casa, non ho potuto fare a meno di tornare col pensiero a quelle ville, tant’è che dopo la doccia mi sono messo a spulciare mentalmente l’elenco di quelli che hanno firmato la petizione contro il Burchio tirando a indovinare dove abitassero. Non ci ho cavato fuori niente, ma quei nomi non mi hanno lasciato del tutto indifferente. Non so di preciso, ma parliamo di oltre trecento persone, forse quattrocento.
Qualcuno tra i firmatari lo conosco bene e con uno di loro ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere il giorno dopo la mia visita a Montarice. Gli ho raccontato i miei pensieri e gli ho chiesto perché mai avesse firmato contro il Burchio. “Non lo so” – è stata la risposta secca. Cosa che sta a dimostrare che la domanda se l’era già posta e che quella doveva essere considerata una risposta definitiva.
Grazie alla confidenza esistente tra noi, gli ho chiesto ancora: “Hai mai pensato che la tua casa, se fanno il resort, varrà molto più di adesso in termini economici? E che dove ora strisciano pantegane, bisce e ladri notturni a infestare le vostre campagne e ad assaltare le vostre case potrebbero un domani esserci luce e vita? ”. “No – mi ha risposto – perché la mia testa era imbottita di slogan contro il Burchio e col pensiero non riuscivo ad andare oltre”.
Il discorso è finito lì, anche perché per delicatezza non ho insistito a fargli domande.
Proviamo comunque a immaginare che cosa ci fosse nella sua testa. Affari mafiosi, denaro sporco, intrallazzi, maneggioni, impatto ambientale, consumo di suolo, diritto al paesaggio, Ubaldi, Ubaldi, Ubaldi e ancora Ubaldi. Di sé e della sua famiglia non gli importava un fico secco, al nostro amico. Per sé e per la sua famiglia non desiderava niente. Lui pensava agli slogan anti Burchio e anti Ubaldi. 
"Tu hai una famiglia – gli avrebbe detto una mia saggia amica – e con gli slogan “nun se magna e nun se guadagna”.
Ma torniamo a quelle ville e ai firmaioli. Quanti slogan non hanno confezionato e quanti non ce ne hanno urlati in faccia? "Dio maledica i cementificatori e maledica il Burchio". Manco si trattasse di un penitenziario o di una discarica o di una centrale termonucleare, invece che di un resort di lusso.
Abbiamo riassunto con parole controllate per non ripetere le immonde volgarità che abbiamo dovuto ascoltare per settimane e settimane.
Ma come – pensavo io – sono loro i cementificatori, gli unici che hanno costruito palazzi e ville nei meglio siti di Montarice. Stanno forse imprecando contro se stessi? Ma come, quando costruivano su quella benedetta collina non si ponevano il problema dell’impatto ambientale, del consumo di suolo, del diritto al paesaggio? 
Che ingenuo, io che abito in una via dove transitano duecento macchine l’ora e che è forse l’unica via di Porto Recanati a non avere un filo di verde. Io vengo additato dai cementificatori di Montarice, dai padroni delle ville e da alcuni manutengoli di risulta come nemico del verde e amico del cemento. Io – cioè la mia famiglia, che non ha sradicato nemmeno un ciuffo d’erba per farsi la casa.
Vogliamo additarli, questi "cementipocriti"? Vogliamo dirglielo in faccia che hanno distrutto ciò che oggi fingono ipocritamente di voler preservare? Io ci sto.         


13 commenti:

  1. Bravo infatti quelli che hanno firmato sono coloro che si sono fatti la villa a Montarice! Prima di parlare e firmare avrebbero dovuto demolire le loro case. Io il Burchio lo farei proprio per andare contro questi "ambientalisti nel giardino altrui".

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    1. Amico 15.19.ti chiedo scusa per i continui disguidi cui debbo sottostare a causa di problemi con la rete. Il gestore si è giustificato parlando di sovraccarico della linea, definita da lui stesso vecchia e obsoleta. Speriamo bene. Comunque.la questione andrebbe posta proprio in questi termini, perché c'è gente continuamente sottoposta a ben altri disagi ambientali che non quelli della presenza di un resort di lusso vicino a casa. Davanti a casa mia - abito in una via molto stretta e fortemente transitata - passano centinaio di macchine ogni ora e io non me ne lamento, perché la mia casa è lì e so che lì le cose vanno così. Che faccio, chiedo le firme per far chiudere la via? Il bello è che questi "privilegiati" di Montarice si scagliano soprattutto contro quelli che come me sanno stare al loro posto e che non riducono tutto alla politica, all'odio, al risentimento. Non tutti sono così, a Montarice, ma io parlo di quelli che per i loro sfizi rompono le palle ai loro meno fortunati concittadini, sempre che non facciano parte di alcuni ben identificati gruppi politici. Dei quali parleremo, ovviamente, e con i quali cercheremo di intenderci, perché anche noi abbiamo qualcosa di importante da dire. Un saluto.

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  2. Cara SC: scrivi "Che faccio, chiedo le firme per far chiudere la via?"
    No, dovresti diventare assessore e prenderti il tuo quartiere cambiando tutte le vie a tuo piacimento e fregartene di tutti.
    Opps.. non è che già c'è?

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    1. Tu vuoi dire che dovrei fare come fanno i montaricini? Fare l'assessore? Non ho più l'età e non ho mai avuto la vocazione. Ti sembrerà starno, ma sono un a-politico.

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    2. Proprio non ce la fai.
      Che tristezza

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    3. No, proprio non ce la faccio. Gli ipocriti e gli opportunisti non li sopporto. Che tristezza lo dico io, che aspetto di venir smentito sulle cose che dico. Amico delle 13.31, per una volta, parliamo di ciò che dice il post e confrontiamoci su quello.

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  3. Anche alcuni membri del Consiglio di Stato hanno la loro villa a Montarice,almeno due,e per questo che si sono espressi cosi' determinati nella loro sentenza.

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  4. Non so chi sei, amico delle 9.24, ma - mutatis mutandis - credo a alle tue parole.

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  5. E fai male perche'ironicamente intendevo dire che le firme di chi era contro il Burchio sicuramente hanno avuto meno peso dell'ente giudicante

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  6. Scusami, ma non avevo capito la tua ironia. Sai, a me, come dicono a Casette d'Ete, mi ha buttato la piena e più in là di tanto il mio cervello non arriva. Certo che tutto il peso della bocciatura del Burchio è sulle spalle del Consiglio di Stato, considerando anche che il Tar si era espresso in modo radicalmente diverso. Ma come giudicare la sentenza di un tribunale amministrativo basata sull'impatto ambientale? Io mi considero una brava persona, una di quelle che se dicono certe cose vanno in galera, al contrario dei tanti lestofanti che infestano il web. Per cui mi riservo di trovare i modi giusti per dire la mia sull'operato del giudice Nicola Russo. Sì, hai letto bene, quello del caso Ricucci.

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  7. Uno che dice parlando del verde: un luogo dove strisciano pantera e e bisce non merita neanche di essere letto, provo solo pietà per la pochezza. A proposito io ho firmato contro il burchio e non faccio parte di nessun partito, non ho la villa a Montarice, non faccio parte del consiglio si stato..... tu hai parlato con un cretinno, solo così si può definire chi firma una cosa non sapendo il perché.

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  8. Amico delle 12.15, io non ho detto "pantere e bisce", ma "pantegane e bisce". Che è la realtà del Burchio. Per il resto sono d'accordo con te. Se sei quello che dici, non rientri tra coloro che biasimo. Dunque non mi resta che salutarti cordialmente.

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  9. 2 differenze al volo tra Montarice alta e Burchio: (1) altezza massima delle case 6,5 mt / Hotel a 5 piani (2) terreno stabile / frana. A me sono sufficienti per firmare NO BURCHIO

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