
Che
dire? Di primo acchito avrei detto che siamo ancora e sempre di fronte alla
politica cabaret, ma pensandoci un po’ mi sono detto che siamo molto lontani da
quel genere di spettacolo. E anche dal mero “divertissement”, visto che le valutazioni
prodotte dagli estensori del documento altro non sono che banalità e luoghi
comuni triti e ritriti tra l’altro zeppi di errori.
Ma ciò che più dà fastidio – a
noi che per pensare usiamo il cervello e non la pancia come le galline – sono
le insolenze scagliate addosso a persone che non si sognerebbero mai e poi mai di
usare lo stesso metodo nei confronti del proprio avversario politico. Quella
usata da Città Mia è una prassi molto praticata sul web ed esasperata da alcuni
loschi figuri che usano i social come randelli.
Comunque, io mi rifiuto di
pensare che in calce a quel tristo vaniloquio possa esserci la firma di un
Giovanni Giri – persona mite ed educata – o di un Massimo Montali, che conosco
come un sincero amante della politica. Perché in quello scritto non c’è né
educazione né politica. Ma in quanto attribuibile a Città Mia, debbo dire che
sia il professore che il segretario del Partito Democratico ci sono dentro con
le scarpe e tutto.
E poi, certi giudizi, anche se
sbagliati, li capirei se uscissero dalla bocca di giudici anche solo vagamente imparziali, che hanno comunque un rispetto di fondo per la
giustizia e per la verità. Ma qui si tratta di giudizi assolutamente
interessati e per di più insolenti.
Giovanni Giri conosce molto bene
il filosofo Platone, e dalla sua filosofia ha imparato che la verità e la
giustizia trionfano quando la ragione ha la meglio su istinti e passioni.
Perché qui di questo si tratta, di mero e incontrollato risentimento. E tanto è
vero che si tratta di risentimento che nessun politico dell’opposizione era presente
venerdì pomeriggio all’importante inaugurazione della mostra archeologica su Potentia.
Io non dico che non si deve
mettere alla frusta l’amministrazione comunale – tutt’altro – ma si deve farlo su questioni
politiche o amministrative possibilmente importanti. E quando ne va del bene
della città, si deve sempre essere presenti, comunque la si pensi. Ma la gente
seria sa come giudicare certi atteggiamenti.
Sul tappeto c’è ad esempio il
gravissimo problema dei fiumi, di cui nessuno si sta interessando. Nemmeno,
ahimè, l’opposizione, che cito al singolare perché ormai non c’è più nessuna
distinzione tra capre e cavoli. Cosa che ricorda il pagello, pesce ermafrodita di fondali fangosi.
E il problema Scossicci, che con
i dovuti accorgimenti potrebbe diventare la più bella spiaggia dell’Adriatico.
E la scuola alberghiera, che si è lasciato scappasse a Osimo mentre era già
tutto fatto per Porto Recanati.
Nessuno ha mai posto domande su queste
importantissime questioni. E quando non c'è sostanza è naturale che parlano più degli altri gli zelanti cultori della chiacchiera da bar. Chiacchiere come quella della rissa tra due politici della maggioranza mai avvenuta.
E la piazza da riqualificare assolutamente, e la
darsena da chiedere a gran voce tutti insieme. Il mare di Porto Recanati, così privo di vita
e di vele, veramente mette addosso una tristezza infinita. La darsena è “di noi”,
cara Città Mia, non della Ubaldi. Liberatevi da questa paralizzante ossessione.
Ah, dimenticavo il Burchio. Ma
qui addirittura si abbonda.
Sarebbe bello però conoscerne la storia
dall’inizio alla fine, magari facendo tutti "outing". Io però non amo questo
genere di comunicazione, per cui soprassiedo.
In conclusione, cara Città Mia,
come professori meritate zero, visto che date i mezzi voti in pagella. Come
pedagoghi meritate meno di zero, visto che avete introdotto l’essere insolenti
nella vostra pratica comunicativa. Come politici non credo di dover dire altro.
Aggiungerei tra i problemi importanti, poiché non vi è più un presidio di Polizia, il bisogno, per la sicurezza dei cittadini e quindi di Porto Recanati, della Tenenza dei Carabinieri, è cosa nota che oramai Porto Recanati sia una piazza importante di spaccio di stupefacenti e prostituzione. Sicuramente caro amico società civile sei in grado di rammentarci chi aveva promesso la Tenenza, purtroppo io non lo ricordo.
RispondiEliminaLa tenenza dei carabinieri non è una promessa ma una richiesta. Con la spending review il governo aveva disposto di ridurre il numero delle caserme delle forze di polizia. La tenenza di Civitanova, visto che lì c'è anche il commissariato di polizia, poteva essere trasferita a Porto Recanati, ma purtroppo non ci sono strutture adatte a contenerla. C'è la possibilità di realizzare una struttura idonea nel terreno a sud ovest dell'Hotel House, ma per il momento non ci sono le condizioni. Soldi, amico delle 10.46, soldi.
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