giovedì 27 aprile 2017

Poteri forti

Emmanuel Macron e Marine Le Pen andranno dunque al ballottaggio per decidere chi sarà il nuovo presidente della Repubblica francese. Socialisti e repubblicani, sconfitti al primo turno delle presidenziali, invitano a votare Macron per fermare il candidato della destra Le Pen.

Tutti – vincitori e vinti – hanno cantato la Marsigliese. “Allons enfants de la Patrie”: tutti uniti per la Patria, come sempre sanno fare i Francesi quando li si chiama all’appello. In Italia, invece, pur di non far vincere i candidati del Partito Democratico, a Roma, Torino e Parma il centrodestra ha votato per Raggi, Appendino e Pizzarotti del Movimento 5 Stelle. Ma oggi Berlusconi grida ai quattro venti che un’eventuale vittoria del partito di Grillo determinerebbe la fine dell’Italia e dell’Europa. Così vanno le cose in Italia, e così vanno anche a Porto Recanati.

La notte stessa delle elezioni di giugno, abbiamo sì visto Alessandro Rovazzani, candidato sindaco di Porto Recanati a Cuore, andare a stingere la mano e a complimentarsi con Roberto Mozzicafreddo per la sua vittoria, ma è finita lì. Nessuno dell’opposizione si è più accostato al sindaco nemmeno casualmente – quasi fosse un appestato.

Qui ne va del carattere degli italiani, che non sanno assumersi la responsabilità delle proprie sconfitte e che cercano di addossare ad altri le loro colpe. A livello internazionale la colpa è sempre di Donald Trump, di Mario Monti a livello nazionale e di Rosalba Ubaldi a livello locale. A tutti i livelli è colpa dei poteri forti.    

Loro, quelli che a Porto Recanati dovrebbero essere i poteri deboli, dicono che con i poteri forti, che assieme a loro siedono in consiglio comunale, non hanno niente a che spartire e persino niente da dirsi. Loro dicono di voler lottare contro tali poteri e di fatto hanno soltanto questa battaglia da combattere.

E allora, “viva la fazione, muoia la nazione”, ovvero la Marsigliese a rovescio. Infatti non riusciamo a leggere su nessuna bacheca qualcosa che tratti i problemi reali di questa città, l’unica preoccupazione dei poteri deboli essendo quella di chiedere trasparenza. Manco fossimo in Sicilia. Questo sempre in attesa che si torni a parlare del Burchio.

Su questo blog abbiamo elencato cinque possibili priorità, per Porto Recanati, che però non piacciono né ai poteri forti né a quelli deboli. E questo è l’unico terreno sul quale si trovano d’accordo. Comunque, tutti dobbiamo stare attenti a che gli uni non prevarichino sugli altri, e per questo conviene sapere chi siano i poteri forti e chi quelli deboli in consiglio comunale.

Poteri forti: Roberto Mozzicafreddo (pensionato), Rosalba Ubaldi (pensionata), Giuseppina Citaroni (pensionata), Roberto Attaccalite (pensionato), Pietro Ferrillo (pensionato), Silvio Cingolani (pensionato), Angelica Sabbatini (impiegata), Pier Paolo Fabbracci (impiegato), Piergiorgio Toschi (impiegato) Emiliano Giorgetti (impiegato), Roberto Sampaolo (artigiano), Andrea Giuggioloni (pescatore).

Poteri deboli: Giovanni Giri (dirigente scolastico), Giancarla Grilli (insegnante), Loredana Zoppi (avvocato), Alessandro Rovazzani (avvocato), Sauro Pigini (ingegnere).

Ora che abbiamo le idee più chiare, possiamo ben dire che i primi sono espressione dell’alta borghesia locale mentre i secondi sono umili rappresentanti del popolo.

    

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